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20 marzo 2012

"Le rose di maggio" ....


Si ripercorrono
una ad una
le giornate lunghe
... e pigre dell'inverno.
Sfondi autunnali
grigi e malinconici
di foglie d'oro cadute.
Sfoglio a volte
appare pure
il cuore.
Se non fosse
per la voglia intrinseca ....
innata d'amare.
Ora siamo
ad un passo
dalla attesa primavera.
Si riveste di colori
l'esteso paesaggio.
Mentre le farfalle
iniziano la danza ....
le giravolte
sulle piccole
e grandi corolle.
L'aria tiepida
sulle bianche gote
mi riconduce
tra poco ...
fra gli effluvi
di maggio ....
Dove le rose in sboccio
sprigionano le loro
coivolgenti fragranze.
Scie
di profumo
da annusare
per aria .....
sui polsi.
Stravaganze
di femminilità
e civetteria ♥

"Nostalgia" ....

"Nostalgia" ...

Si impara
a convivere
con la nostalgia
che nasce
... dal dolore.
Pungente
e straziante
nei giorni
del ricordo.
Dove
si ripercorrono
le stesse strade
e i viottoli
cancellati
dall'età ....
Ma sempre impressi
nei reperti
del nostro cuore
vissuto.
Eternamente da sfogliare.
Rivedo
il tuo volto
sfuocato ....
I tuoi occhi
azzurro-mare
.... di terra oramai.
E una carezza
mi riscalda
nuovamente
il cuore
dimenticato
di figlia.

19 marzo 2012

"Gli occhi verso il cielo" ....

Hai mai
alzato tu
gli occhi
verso il cielo?
Lo faccio spesso io
casualmente ....
Ammaliano
le sue albe
e i suoi tramonti
da sogno.
Ogni volta
una sfumatura
diversa.
Mai identica.
Tra le tinte
azzurre
del cielo.
E poi ci sono ...
quelle nuvole
che sembrano
cambiar forma
facilmente.
Bianche ....
vaporose.
Navigano
lente
col vento
in poppa.
Senza
una destinazione
precisa ...
Spinte
da leggere brezze.
Coccolano
i raggi del sole
con la loro sofficità.
In giornate
tiepide
come questa.
Dove
lo sguardo
spazia
verso
il chiaro orizzonte.
Bersagliato
da stormi neri
di rondini
che fanno ritorno.

18 marzo 2012

"La mia geometria" ....

Sono un punto
d'essere
infinitesimale.
Un granello
solo
nell'immensità
della sabbia.
Raccolta
sulla mano
convessa.
Che si disperde
facilmente
cercando
di trattenerla.
Il tocco lieve
della biro
sulla carta ....
mio habitat
nel raccontarmi.
Un punto
insignificante
di cuore
e di anima.
Che cerca
di distinguersi
in quel tutto.